Se ci sono delle certezze nella vita degli italiani, Ferragosto è sicuramente una di queste. A metà agosto la vita lavorativa in Italia si arresta e buona parte degli italiani parte in vacanza, soprattutto verso località di mare. Se anche per voi le spiagge affollate o le file interminabili al bar sono un incubo, fermatevi a leggere qui. Troverete alcuni suggerimenti per trascorrere in modo diverso il Ferragosto in Sardegna.
La Cascata di Triulintas a Martis
La Cascata di Triulintas, vicino a Chiaramonti in provincia di Sassari, è poco conosciuta ma è un piccolo paradiso di tranquillità nel verde. Si raggiunge con una breve e semplice passeggiata di appena 15 minuti dall’area di sosta. All’ombra degli alberi potrete fare un picnic e godere del fresco della cascata, anche se la sua portata d’acqua d’estate diminuisce notevolmente. Lo scorso anno sono venuta qui a Ferragosto e ho incontrato pochissime persone. Non lontano, sempre nelle campagne di Martis, si può visitare anche la Foresta Pietrificata di Carrucana. Qui si trovano i resti fossili di alcuni alberi che venti milioni di anni fa, in seguito a un’eruzione vulcanica, sono stati ricoperti di cenere ricca di silicio che li ha preservati fino ad oggi.
Una passeggiata per il borgo di Castelsardo
Cosa c’è di più bello che perdersi tra i vicoletti di un borgo medievale e fotografare gli scorci più suggestivi? La luce bianca riflessa sui suoi edifici in pietra e l’azzurro vivido del mare mi hanno incantato. Arroccato su un promontorio che guarda al Golfo dell’Asinara, Castelsardo è stato nominato uno dei borghi più belli d’Italia. Per arrivare alla parte storica i più sportivi possono affrontare la lunga rampa di scale. In alternativa dalla Piazza del Novecentenario si può prendere il bus navetta che con 1 € vi porta fino all’ingresso del centro. Qui da non perdere il Museo dell’Intreccio Mediterraneo che si trova all’interno del Castello dei Doria e la Cattedrale di Sant’Antonio Abate affacciata sul mare.
Laconi e il Parco Aymerich
Per passare un Ferragosto in Sardegna al fresco potete cercare riparo nel suggestivo Parco Aymerich a Laconi, nel cuore dell’isola. Questa splendida oasi naturalistica di 22 ettari fu realizzata dalla famiglia Aymerich, marchesi di origine catalana che fecero importare una grande varietà di piante e alberi esotici. All’interno del parco, oltre a cascatelle, ruscelli, grotte e orchidee troviamo anche le rovine del castello medievale con la finestra più instagrammabile della Sardegna!
A pochi passi dal Parco Aymerich visitate il Museo della Statuaria preistorica in Sardegna. Il museo è unico nel suo genere perchè ospita una collezione di 40 menhir, monoliti di pietra ritrovati nel centro-sud Sardegna, alcuni scolpiti con forme antropomorfe e misteriosi simboli. Per le visite guidate nel territorio di Laconi potete affidarvi all’Associazione De Lacon.
La spiaggia di Santa Maria Navarrese
Non volete rinunciare alla spiaggia nemmeno a Ferragosto? Allora meglio optare per le zone meno affollate della Sardegna come l’Ogliastra. In particolare la spiaggia di Santa Maria Navarrese con il suo arenile lungo e sabbioso offre ampi spazi e acque cristalline. Qui troverete sia tratti di spiaggia libera che stabilimenti balneari che affittano ombrelloni e lettini e alcuni punti ristoro. Vicino alla spiaggia è localizzato anche il porto turistico di Santa Maria Navarrese da dove è possibile noleggiare barche e gommoni per un giro nello spettacolare Golfo di Orosei.
Un giro in barca tra Tavolara e Molara
L’ultimo suggerimento per trascorrere il Ferragosto in Sardegna è nel nord-est dell’isola. Per vivere una giornata indimenticabile in barca, scegliete l’itinerario che vi porta a sud di Olbia nell‘area marina protetta di Tavolara e Molara. Anche se il giorno di ferragosto il mare è ben frequentato, questa zona è decisamente meno battuta rispetto all’Arcipelago della Maddalena e troverete anche qui il vostro angolino di tranquillità. Potete partire dal porto turistico Marina di Olbia noleggiando una barca con skipper con la compagnia Blusea Charter&tour, oppure da Porto San Paolo. Non dimenticate maschera, boccaglio e pinne per esplorare i fondali!
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