Forse una delle zone meno conosciute e più selvagge della Sardegna, la Penisola del Sinis riserva tante sorprese sia per gli amanti del mare che della cultura. Se vi state chiedendo a Cabras cosa c’è da vedere, leggete questa mini-guida. Lasciatevi stregare dagli occhi magnetici dei Giganti di Monte Prama e fatevi coinvolgere dalla storia dei pescatori di Cabras.
Cabras cosa vedere
Con una popolazione di di circa novemila abitanti, Cabras sorge a pochi chilometri dal mare e da Oristano. Il paese fonda la sua vita ed economia sull’omonimo stagno. La pesca infatti è un settore di primaria importanza, soprattutto quella del muggine. Da questo pesce viene estratta la bottarga, le uova di pesce salate ed essicate chiamate anche oro di Cabras. La storia del borgo risale al periodo neolitico, a quando si attestano le prime testimonianze di civiltà nuragica. Vediamo insieme quali sono le attrazioni da non perdere.
Museo Civico Marongiu
Il Museo Civico Marongiu ospita il patrimonio archeologico rinvenuto nella Penisola del Sinis. I reperti che provengono dal sito di Cuccuru Is Arrius testimoniano le prime tracce di civiltà risalente al Neolitico medio. Una grande parte del museo è dedicata ai Giganti di Monte Prama, statue di calcare arenaceo di dimensioni imponenti che rappresentano pugilatori, guerrieri e arcieri. Due teche custodiscono i semi di vite antica rinvenuti nel villaggio nuragico di Sa Osa. Questo reperto è particolarmente importante perchè è la più antica testimonianza di coltura della vite in Sardegna.

Stagno e Peschiera Pontis
Per capire a fondo Cabras è necessario conoscere la storia del suo stagno e dei suoi pescatori. Questo specchio d’acqua è sempre stato conteso perchè molto pescoso e fonte di sostentamento i suoi abitanti. Oggi si può visitare la Peschiera Pontis, dove si trovano uno degli impianti di cattura e i vecchi palazzi dedicati all’essicatura della bottarga e alla lavorazione del pesce. Nell’ittioturismo presente all’interno della peschiera potete gustare un menu tipico di mare.

Se vi interessa approfondire la storia dei pescatori di Cabras potete fare una visita guidata con la cooperativa Alea Ambiente. Le sue guide organizzano inoltre escursioni in canoa, bici e bird watching sullo stagno di Cabras.
San Salvatore di Sinis
Oltre a Cabras cosa vedere? A 9 km dal paese si trova il borgo medievale di San Salvatore, in cui si festeggia la festa dell’omonimo santo i primi di settembre. Diventato celebre per i video e film western che vi sono stati girati come Giarrettiera Colt, il paesino deve il suo attuale aspetto al periodo di dominazione spagnola. Al centro dell’abitato sorge la Chiesa di San Salvatore, edificata sul preesistente santuario ipogeo risalente al periodo nuragico. Il borgo è disabitato tranne durante la festa di San Salvatore, quando si svolge la Corsa degli Scalzi.
Cabras spiagge da non perdere
Le spiagge del Sinis sono prevalentemente lunge e sabbiose e anche in alta stagione saranno raramente troppo affollate. Qui vi indico quali sono le più interessanti da vedere.
San Giovanni di Sinis e Tharros
Sulla Penisola del Sinis sorge San Giovanni, piccola borgata marina un tempo villaggio di pescatori. Qui troverete diverse spiagge che si estendono fino a Capo San Marco. Particolarmente amato dai surfisti per le sue onde perfette, offre anche nei giorni di maestrale la possibilità di fare il bagno in tranquillità nel versante di Mar Morto, la parte della penisola che guarda verso il Golfo di Oristano.
Qui non si può perdere la visita a Tharros, città stratificata prima fenicia, poi punica e infine romana. Oggi rimangono le sue rovine visitabili grazie alla cooperativa Penisola del Sinis che gestisce anche il trenino e il punto ristoro.

Mari Ermi, is Arutas e Maimoni
Avete mai visto una spiaggia fatta di chicchi di riso? Bene è quello che troverete a Mari Ermi, Maimoni e Is Arutas, angoli di paradiso che niente hanno da invidiare alle Seychelles o alle Maldive. Piccole pietroline di quarzo bianchissimo caratterizzano la sabbia di questi litorali, bagnati da un’ acqua eccezionalmente cristallina. Un bagno nelle loro acque fresche rinvigorisce corpo e spirito. Ma attenti al sole, qui abbronza anche sotto l’ombrellone!

Putzu Idu
Questa spiaggia è particolarmente adatta a famiglie con bambini, per il suo fondale basso che degrada molto lentamente. Inoltre essendo protetta dal maestrale è sempre balneabile. Troverete diversi chioschi e punti ristoro, oltre alla possibilità di partire da qui per una gita in gommone all’isola di Mal di Ventre.
Dormire a Cabras e dintorni
Oltre a voler sapere cosa vedere a Cabras state pensando sicuramente dove poter dormire. Se mi seguite sapete che preferisco consigliarvi strutture a conduzione familiare e che si impegnano a rispettare l’ambiente. Qui troverete alcuni suggerimenti.
Albergo diffuso Aquae Sinis
Se cercate una piccola struttura intima, l’albergo diffuso Aquae Sinis è ciò che fa per voi. Lo stabile centrale racchiude reception, sala colazioni e Spa, mentre le camere sono dislocate nel centro storico. L’hotel è particolarmnte attento alla sostenibilità ambientale, infatti è stato costruito rispettando i canoni della bioedilizia e utilizza l’energia solare. Essendo un bike hotel è particolarmente indicato se siete in viaggio su due ruote.

Artista B&B
Artista B&B è un alloggio giovane, easy e colorato, gestito dalla creativa Luisella. Situato nel centro di Cabras, è vicino a ristoranti e servizi. Alla sruttura si accede tramite una scala privata nel giardino, anch’esso con accesso privato per gli ospiti che consente la massima privacy. Il Bed & breakfast ha 3 camere matrimoniali con bagno privato a tema vintage industriale. Luisella è amante del riutilizzo e restyling soprattutto nell’arte. Troverete esposti i suoi quadri, quelli del compagno Gérman e di altri artisti locali. La mattina vi attenderà un ottima colazione di prodotti fatti quasi interamente in casa o artigianali.
Hotel Villa Canu
Un’antica casa campidanese del 1800, oggi ristrutturata e diventata hotel a conduzione familiare. L’Hotel Villa Canu conserva nelle sue camere lo stile tipico di arredamento sardo e i soffitti in materiali naturali. Quasi tutte le camere si affacciano sul patio interno dove si trova la piscina, luogo di relax per gli ospiti. La colazione viene servita in hotel, per le cene c’è invece un ristorante convenzionato nelle immediate vicinanze.
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