Casa di molti studenti universitari e sogno di golosi turisti, Bologna incanta con la sua bellezza medievale e il profumo di cibo a ogni angolo. Non stupisce che sia famosa come “la dotta, la grassa e la rossa”. La dotta per via del suo background culturale e la sua università tra le più antiche d’Europa. La grassa per la sua cucina ricca e stuzzicante che conquista persino i palati più esigenti. Infine la rossa per i suoi tetti rossi ma anche per la sede del partito comunista, che qui trovò il terreno ideale rendendola notoriamente una regione di sinistra. La città offre veramente tanto ed è ricca di eventi culturali, ma per una prima infarinatura, vediamo insieme cosa vale la pena vedere a Bologna in due giorni.
Giorno 1: cosa vedere a Bologna in due giorni
Piazza Maggiore
La mia visita inizia dal centro con la piazza Maggiore, detta anche Piazza Grande, famosa per la canzone di Lucio Dalla, nativo proprio di Bologna. Qui è un pullulare continuo di persone, artisti di strada e manifestazioni culturali. Uno dei punti più importanti della piazza è la Fontana di Nettuno, simbolo del potere papale, costruita intorno al 1500.

Continuo con la Basilica di San Petronio, dedicata al Santo Patrono di Bologna e che in origine, secondo un progetto ambizioso, doveva essere più grande di San Pietro a Roma. I lavori incontrarono poi difficoltà economiche e politiche e la costruzione della basilica richiese più di 3 secoli, fino a darle l’aspetto odierno.

Quasi di fronte alla Basilica troviamo il Palazzo Accursio, che ospita La Sala Borsa. Fino all’inizio del 1900 infatti qui si svolgevano le operazioni di borsa, mentre oggi è sede di una grande biblioteca che ospita eventi, mostre e incontri con gli autori.

Le due torri: Garisenda e degli Asinelli
Il simbolo per eccellenza di Bologna sono le due Torri di Garisenda e degli Asinelli, che prendono il nome dalle due famiglie che le commissionarono. Il loro scopo era difensivo e militare durante il Medioevo e anche quello di riconoscere il prestigio delle famiglie. Se vi mettete sotto le torri noterete che si crea un effetto ottico particolare, come se una torre voglia collassare sull’altra. Questo è dovuto al cedimento delle fondamenta della Torre di Garisenda, motivo per cui è stata abbassata nel XIV secolo. Purtroppo non sono riuscita ad entrare perché entrambe le torri erano in restauro.

I Portici
Impossibile andare a Bologna e non fare una passeggiata sotto i portici. Questo sistema architettonico è lungo ben 40 km ed è stato riconosciuto come patrimonio dell’Umanità dall’UNESCO. Possiamo considerare i portici come una sorta di “Piano Casa” Medievale. Infatti con l’aumento della popolazione con l’apertura dell’università, si resero necessari nuovi spazi urbani e vennero costruiti balconi che al di sotto avevano bisogno del giusto sostegno con travi di legno. Oggi in tutta la città potrete ammirare portici di ogni tipo: di legno, di muratura, con volte affrescate più o meno larghe.

Santo Stefano o complesso delle 7 chiese
La Basilica di Santo Stefano a Bologna è conosciuta anche come il Complesso delle 7 chiese. Pare infatti che San Petronio, all’epoca vescovo di Bologna, volesse far costruire un luogo di culto che ricordasse le varie tappe della passione di Cristo. L’edificio sorge su quello che un tempo era il tempio pagano dedicato alla dea Iside.
Appena arrivata mi trovo di fronte la Chiesa del Crocifisso, risalente al periodo longobardo, dove appunto si trova il Crocifisso del 1300 e il compianto del Cristo Morto. Proseguendo la visita entro nella Chiesa del Santo Sepolcro, luogo molto suggestivo, nel quale per molto tempo giaceva il corpo di San Petronio.

Uscendo trovo il cortile di Pilato, che simboleggia il luogo dove fu condannato a morte il Cristo. Infine proseguendo arrivo al Chiostro Medievale, che pare abbia ispirato Dante nella scrittura della Divina Commedia. Che sia vero o no, io lo trovo molto affascinante, come tutti i chiostri medievali,

Sulla piazza antistante la chiesa ho la fortuna di vedere il Mercatino dell’Antiquariato, che anima la zona ogni secondo sabato e domenica del mese. Quando pianificate la vostra visita a Bologna pensate alle date, perché vale la pena vederlo!

Chiesa di San Domenico
Un’altra bella chiesa da non perdere è la Basilica di San Domenico, costruita dai frati Domenicani. Purtroppo sono arrivata poco prima della chiusura all’ora di pranzo e l’ho potuta vedere solo velocemente. Se avete modo soffermatevi un po’ perché al suo interno si trovano opere del Guercino, Ludovico Carracci e anche sculture di sculture di Michelangelo, Nicola Pisano e Alfonso Lombardi.

I giardini Margherita di Bologna
Se tra le varie cose da vedere a Bologna in due giorni vi rimane un po’ di tempo, vi consiglio di fare una sosta ai Giardini Margherita. Mi ci ha portato un’amica che si è trasferita da poco in città e devo dire che sono il posto ideale se volete fare una pausa decompressione dal caos cittadino. Qui potete passeggiare, correre o rilassarvi in 26 ettari di parco. Particolarmente carino lo scorcio di fronte al laghetto dal chiosco Chalet dei Giardini.

Giorno 2: cosa vedere a Bologna in due giorni
Viale Indipendenza
Tornando verso la Piazza Maggiore, troverete Viale Indipendenza. Questo è l’indirizzo principale se volete fare shopping a Bologna, ma anche per visitare la Cattedrale Metropolitana di San Pietro. La facciata, molto imponente, purtroppo è un po’ sacrificata nella via, quindi non si riesce a fare una bella foto. La sua torre è la seconda più alta della città.
La pinacoteca nazionale di Bologna
Tra le cose da vedere a Bologna in due giorni mi sento assolutamente di consigliare la Pinacoteca Nazionale. Sorta a inizio 1800 come Accademia delle Belle Arti, è stata poi arricchita mano a mano con opere di importanti pittori italiani. Sono veramente rimasta affascinata dai dipinti di Giotto, Raffaello, Parmigianino, Vasari, Pisano e Carracci, tanto per citare i più conosciuti. Per la prima volta ho visto anche opere di artiste femminili, come Lavinia Fontana, Artemisia Gentileschi ed Elisabetta Sirani.

Via Zamboni
Tornando dalla Pinacoteca verso il centro, non si può non passare da Via Zamboni, celebre strada che attraversa la zona universitaria di Bologna. Qui si passa di fronte al Museo di Palazzo Poggi e al Teatro Comunale, oggi parzialmente coperto da lavori in corso.
Strada Maggiore
Passo da Piazza Aldrovandi, dove di domenica mattina è un pullulare di gente seduta ai café e ristoranti. Mi è sembrato un posto molto carino dove pranzare, ma ho continuato la mia passeggiata in direzione Strada Maggiore dove mi sono fermata per una foto alla Basilica di Santa Maria dei Servi.

Proseguendo su questa via si arriva alla Corte Isolani, un passaggio coperto che collega Strada Maggiore con via Santo Stefano. Inaugurato solo nel 1995, questo spazio merita una breve visita, infatti è uno degli esempi più importanti di architettura romano-gotica bolognese. Al suo interno oggi si trovano negozi, bar e attività commerciali.

Parco della Montagnola
La mia ultima tappa prima di riprendere il treno verso l’aeroporto è stato il Parco della Montagnola, il più antico giardino della città. La parte più bella sicuramente è la scalinata monumentale verso la vecchia porta e i ruderi della fortezza di Galliera. Questo parco risulta più in alto rispetto al resto della zona perché nasce proprio da una montagna di macerie e rifiuti del periodo medievale. Come tutti i parchi, non è sempre ben frequentato, quindi vi consiglio di andarci solo di giorno.

Dove mangiare a Bologna
Su dove e cosa mangiare a Bologna ci sarebbe da scrivere un trattato. Io mi limito a consigliarvi i posti dove ho mangiato bene, sempre con un occhio alla sostenibilità e al cibo salutare.
Uno Caffè Olistico
Questo posto molto carino e accogliente si trova in via Guglielmo Oberdan. Qui servono colazioni adatte anche a vegani e intolleranti come me, quindi sono venuta due giorni di seguito per fare colazione. Ho provato la bowl di yoghurt di soia con granola e frutta e i pancake vegani con banana e cioccolato. Sono rimasta molto contenta in entrambi i giorni. Volendo si può anche pranzare.

La trattoria del tempo buono
Anche questo ristorante si trova in centro, in Piazza San Martino. Io ho preso una tagliata di carne con patate e cicoria, ma trovate della pasta tipica fatta in casa e piatti della tradizione italiana, con camerieri gentili.
Zoo Your community bakery
Da Zoo Bakery, un altro posto molto particolare sulla Strada Maggiore, sono specializzati in brunch. Qui troverete dalla torta alla dalla colazione all’inglese ai piatti vegani. Molto family friendly e attento all’ambiente, tra le altre cose servono l‘acqua WAMI, brand che per ogni lattina dona 100 litri di acqua in zone del mondo che hanno difficoltà ad accedere all’acqua potabile.

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