Spesso si pensa a Palau solo come punto di transito per arrivare alla Maddalena e all’omonimo arcipelago. In realtà il suo territorio offre molte attrattive naturali e culturali che meritano una visita. Se sei alla ricerca di cosa vedere a Palau e dintorni continua a leggere.
La Roccia di Capo D’Orso
Famoso monumento naturale di granito scolpito dal vento, la Roccia dell’Orso è il simbolo di Palau e del nord Sardegna. Leggenda racconta che la sua posizione corrisponda alla della terra dei Lestrigoni di cui si narra nel libro X dell’Odissea. Qui sbarcò Ulisse alla ricerca di approviggionamenti per il suo equipaggio, ma fu sconfitto da giganti cannibali che lo costrinsero alla fuga.
Sicuramente Capo d’Orso era un punto di riferimento per i naviganti già in tempi antichi, infatti al largo delle sue coste sono stati rinvenuti resti di navi di diverse epoche storiche. Oggi la roccia è stata valorizzata con una passeggiata curata e per l’accesso è necessario pagare un biglietto di ingresso di 3 €. Sconsigliata la visita per chi ha problemi di mobilità, perchè si accede tramite una scalinata.
La fortezza di Monte Altura
La fortezza di Monte Altura si trova su un promontorio granitico che sovrasta Palau e si affaccia sull’Arcipelago della Maddalena. Costruita tra il 1887 e il 1889, negli anni cosiddetti delle Grandi Fortificazioni, proteggeva un’area dalla grande importanza strategica.
Dopo essere stata utilizzata nella Seconda guerra mondiale, rimase a lungo senza funzione, fino a quando nel 1990 iniziò il percorso di valorizzazione tramite la Soprintendenza. Oggi la Fortezza è visitabile durante la stagione estiva, dietro il pagamento di un biglietto di ingresso. Al suo interno si trovano numerosi edifici che un tempo fungevano da alloggi per militari, scuderie, officine, magazzini e rimesse.
Batteria Talmone
Un’altra fortificazione importante nel territorio di Palau è La Batteria Militare Talmone, oggi in concessione al FAI – Fondo Ambiente Italiano, che periodicamente la apre ai visitatori. Questa batteria fa parte di una rete di fortini militari costruiti a fine ‘700 in tutto l’arcipelago della Maddalena e aveva lo scopo di monitorare il canale tra la Sardegna e l’isola di Spargi.
Per arrivarci si può seguire il percorso FAI che parte dal vllaggio di Costa Serena e dura circa 40 minuti, oppure sempre a piedi partendo da Cala Scilla con una passeggiata di un quarto d’ora.
La Vedetta di Punta Sardegna
Nella lista di cose da vedere a Palau non può mancare la Vedetta di Punta Sardegna, un ex osservatorio localizzato in zona militare. Da qui su si gode di un panorama spettacolare sulle Bocche di Bonifacio, verso Palau e la Costa Smeralda. In particolare è magico il momento del tramonto.
La porta del Paradiso e la spiaggia delle Piscine (Cala Scilla)
Non a caso si chiama porta del Paradiso, infatti questa piccola porticina in pietra conduce a una caletta deliziosa, fatta di formazioni granitiche bizzarre e incastonata da ginepri e macchia mediterranea. Questa spiaggetta è nota anche come Cala Scilla o Poltu Cuncatu, in riferimento al tafone forato nella parte superiore che si trova adagiato in mezzo al mare. Il panorama è particolarmente scenografico e da ogni angolazione scoprirete nuove forme e anfratti. Da qui parte anche il sentiero costiero per la Batteria Talmone.
Porto Rafael
Fondato dal conte spagnolo Rafael Neville de Berlanga del Duero negli anni 60, Porto Rafael è un piccolo centro turistico vicino Palau. Un pugno di case bianche costruite fra le rocce granitiche, che si affacciano sulla piazzetta e sulla spiaggia di Cala Inglese, anche nota come la piscina di Porto Rafael. Un gioiellino è la chiesa di Santa Rita, una delle più piccole della Sardegna.
La tomba di Li Mizzani
La tomba dei Giganti di li Mizzani è una delle meglio preservate in Gallura e si trova poco fuori il centro abitato di Palau. Le tombe dei Giganti erano delle sepolture collettive dotate di una lunga camera funeraria coperta da lastroni di pietra orizzontali.
Li Mizzani ha la particolarità di essere costruita secondo la tecnica a filari ed è più piccola rispetto alle altre tombe presenti sul territorio gallurese. La stele monolitica è alta quasi tre metri ed è posizionata al centro dell’esedra. Se si osserva dall’alto si può scorgere il profilo di un toro, animale che veniva considerato sacro dalle antiche civiltà sarde e considerato simbolo di fertilità e forza.
Il trenino verde
Infine nella lista di cosa vedere a Palau non può mancare il trenino verde. Da qui parte infatti la linea turistica Palau – Tempio, lunga 60 km, che porta dal mare alla montagna attraverso le campagne galluresi. La prima sosta è ad Arzachena, dove si può visitare il museo Labenur, dedicato alla civiltà nuragica in Sardegna. La seconda fermata è al Lago del Liscia, un’affascinante specchio d’acqua nel verde entroterra della Gallura.
Si potranno visitare inoltre i borghi di Calangianus, Luras e Tempio, caratterizzati dai centri storici con le case in granito e diversi musei interessanti, come il Museo del Sugero a Calangianus e quello dedicato alla figura dell’Accabadora a Luras.
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