Cosa vedere ad Alghero e dintorni
Gen 28, 2022

Cosa vedere ad Alghero e dintorni

“Voglio andare ad Alghero, in compagnia di uno straniero….” così cantava Giuni Russo nel 1986. La bella Alguer ha sicuramente ispirato molti artisti, non fosse altro per quell’aria senza tempo che si respira. Una passeggiata sui bastioni al tromonto, perdersi nei vicoli e farsi incantare dai panorami di Capo Caccia. Qui non mancano di certo gli stimoli positivi. In questo articolo parliamo di cosa vedere ad Alghero e dintorni.

La storia di Alghero è stata dapprima segnata dalla famiglia genovese dei Doria, che nel 1102 decise di fortificarla per proteggerla dagli attacchi esterni. La città infatti era un punto strategico per gli scambi commerciali via mare. Nel 1353 i catalano-aragonesi riuscirono a prendere il controllo di Alghero, nella battaglia navale al largo di Porto Conte e a tenerne il dominio per circa 400 anni. L’influenza catalana è pertanto tangibile nell’architettura quanto nella lingua, infatti qui si parla una variante del catalano.

Il centro storico di Alghero

Un giro per il centro partirà sicuramente dalla Cattedrale di Santa Maria, costruita a partire dal XVI secolo e che mescola in se vari stili architettonici. Sempre nelle vicinanze troviamo la Chiesa di Santa Barbara, quella più antica della città e la Chiesa di San Francesco. Quest’ultima ha un bellissimo chiostro al suo interno e si può salire sulla torre del campanile per godere del panorama sulla città. E’ un piacere passeggiare fra i vicoletti di sanpietrini e godersi ogni scorcio, simpaticamente decorato dagli abitanti del centro storico. Prendete un caffè nella Piazza Civica prima di andare a visitare il Museo del Corallo. La zona di Alghero è chiamata anche Riviera del Corallo, per via dell’importanza che questo materiale riveste per la città. Numerose sono le gioiellerie che vendono monili e pezzi di artigianato in corallo. Infine godetevi la passeggiata sui bastioni, un apertivo al tramonto sarà il modo migliore per terminare la vostra giornata qui.

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La torre di San Giacomo e i bastioni

I siti archeologici di Alghero e dintorni

Alghero conserva anche testimonianze del periodo romano e nuragico. Uno degli esempi più importanti a livello regionale è il Nuraghe Palmavera, situato all’interno del Parco di Porto Conte. L’edificio è formato da due torri in arenaria e pietra calcarea circondate da un muro di cinta pentagonale. Tutto intorno si sviluppa un villaggio che ad oggi conta 50 capanne, ma un tempo dovevano essere circa 200.

Sempre di epoca nuragica è il Villaggio di Sant’Imbenia, che sorge vicino alla Baia di Porto Conte. Grazie alla sua posizione fu in seguito anche il più antico porto fenicio della Sardegna e snodo di imporanti traffici commerciali. Nelle immediate vicinanze sono visitabili anche i ruderi della villa Romana di Sant’Imbenia, che si affaccia sul mare e sulla spiaggia di Mugoni.

Un altro sito preistorico da vedere nei dintorni di Alghero è la Necropoli di Anghelu Ruju, una sepoltura collettiva ipogeica. E’ costituto da oltre 40 domus de Janas (case delle fate in sardo) scavate nella roccia, che ospitavano i defunti durante il loro viaggio nell’aldilà. Affascinanti sono i rilievi legati al culto dei morti e simboli di riti propiziatori incisi sulle pareti.

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i resti della villa romana di Sant’Imbenia

Le Grotte di Nettuno

Un must tra le cose da vedere ad Alghero e dintorni sono senza dubbio le Grotte di Nettuno, delle grandi cavità marine di origine carsica. Circa due milioni di anni fa si sono create delle formazioni rocciose dando vita a splendide stalattiti e stalagmiti, oggi visitate da migliaia di persone.

Ci sono due modi per arrivare alle grotte. La più semplice è quella di prendere un traghetto dal porto di Alghero che in circa mezz’ora vi condurrà direttamente all’ingresso. Potete rivolgervi alla compagnia Freccia delle Grotte per conoscere gli orari. La seconda possibilità, se siete sportivi, è quella di percorrere la Escala del Cabirol. Dal promontorio di Capo Caccia 654 gradini vi porteranno giù nel cuore delle grotte.

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Le Grotte di Nettuno

Il Parco di Porto Conte

Istituito nel 1999, questo parco regionale si estende per cinquemila ettari a nord-ovest di Alghero, regalando degli scorci unici tra falesie a picco sul mare e percorsi tra pini e macchia mediterranea. Ad est si trova la Laguna del Calich, dove vivono numerose specie animali. Mentre a ovest chiude Il parco il promontorio di Capo Caccia. Da qui si godono dei panorami meravigliosi e dei tramonti mozzafiato sull’Isola Foradada. Salite fino alla Grotta dei Vasi rotti per una fotografia di rito.

Se siete amanti delle passeggiate e del trekking merita una visita Punta Giglio, dove troverete numerosi sentieri da percorrere a piedi e in bici. Il sentiero principale è vista mare e vi condurrà alla vecchia Caserma di Punta Giglio, oggi trasformata in bar-ristorante e rifugio. Qui troverete numerosi ruderi di fortificazioni militari costruite tra le due guerre. Dal 1 aprile al 31 ottobre si paga un biglietto d’ingresso, mentre negli altri periodi l’accesso è libero.

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Vista dalla Grotta dei vasi rotti

Le spiagge di Alghero

  • la spiaggia di Mugoni si trova all’interno dell’Area Marina di Capo Caccia e offre un bel litorale lungo e sabbioso protetto dal maestrale. E’ particolarmente amata dalle giovani famiglie con bambini. Mugoni è attrezzata con ombrelloni, lettini e chioschi e grazie alla sua pineta retrostante si può passare in ombra la pausa pranzo.
  • Cala Dragunara è una piccolissima baia dalla sabbia dorata e dal mare cristallino, ideale da scoprire con maschera e boccaglio. Sempre molto frequentata quindi se volete trovare posto bisogna arrivare presto. Qui troverete anche un piccolo molo dal quale partono le escursioni per le Grotte di Nettuno.
  • Lido di San Giovanni, la spiaggia cittadina, lunga 3 km e molto ampia. Per via del suo basso fondale e della presenza di stabilimenti balneari è adatta ai bambini.
  • Le bombarde, uno dei litorali più conosciuti e di moda della Riviera del Corallo. E’ circondata da diverse strutture ricettive e offre bar e ristoranti vista mare. E’ comodamente raggiungibile da Alghero tramite una pista ciclabile.
  • Lazzareto, piccola spiaggia vicino alle Bombarde, dalle acque fresche e cristalline. Anche quest’arenile è molto frequentato quindi se non volete pensare al parcheggio potete raggiungerla con i mezzi pubblici.
  • Maria Pia ha delle dune di sabbia bianca incorniciate dai ginepri piegati dal vento e dalla macchia mediterranea. La sua pineta regala fresco e ristoro anche durante le giornate più calde.
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Cala Dragunara

Le cantine di Alghero

La zona di Alghero è famosa sia per la produzione di olio di pregio, che di vino. Quest’area infatti è particolarmente vocata alla viticoltura, grazie ai suoi terreni pianeggianti e alla brezza marina che li accarezza. I vitigni principali di questa zona sono il Cannonau, il Vermentino, Il Cagnulari e il Monica. Il cagnulari rosso ha trovato qui il suo terroir ideale e si è guadagnato il nome di DOC Alghero Cagnulari. Dalla storia catalana invece è stato ereditato il Torbato, un pregiato vitigno bianco.

Per gli amanti del vino sarà possibile visitare le cantine che si trovano nelle immediate vicinanze di Alghero e degustare le etichette più interessanti. Se ti interessa ho scritto un articolo di approfondimento sulle degustazioni di vino ad Alghero.

L’argentiera

Nella lista di cose da vedere ad Alghero e dintorni, mi sento di inserire infine una località un po’ fuori zona: l’Argentiera. Questo luogo fuori dal tempo, richiama la storia di un ex-villaggio di minatori sulla costa della Nurra.

Oggi rimangono i ruderi di un borgo fantasma, costruito attorno alla vecchia miniera di zinco e piombo argentifero, da cui prende il nome l’area. Il sito fa parte del Parco Geominerario della Sardegna e costituisce un esempio di archeologia industriale tra i più interessanti d’Europa.

Oltre a fare un giro tra le rovine del villaggio, potete scendere all’omonima Cala dell’Argentiera, bella baia dal mare turchese, un tempo usata come luogo di carico dei materiali che venivano poi trasportati via nave.

Argentiera
L’argentiera

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