Ho questo viaggio particolarmente a cuore, forse perchè sono stata ospite di una famiglia greca, quella della mia amica Kalliopi. Lei e Rüdiger sono stati miei coinquilini ai tempi spensierati dell’ Erasmus a Berlino e ci siamo ritrovati anni dopo in un weekend a Patrasso. Ho visitato la città durante la Pasqua ortodossa in Grecia, ma i consigli su cosa vedere a Patrasso e dintorni sono validi per un qualsiasi weekend in primavera o autunno.
Anche se Patrasso è considerata più un punto di passaggio che una vera e propria destinazione turistica ha tanto da offrire. Nel 2006 infatti è stata nominata capitale europea della cultura e vanta il carnevale più famoso di tutta la Grecia. In questa zona ti aspettano non solo monumenti e storia ma anche angoli di natura incontaminata.
Io e Rüdiger siamo arrivati all’aeroporto di Atene, da dove abbiamo preso il bus che circa in tre ore e mezza ci ha portato a Patrasso. Alla stazione Kalliopi e suo papà Fotis ci accolgono con un caldo abbraccio e ci portano a casa loro, in mezzo alle campagne fiorite a primavera.
Il Castello Medievale di Patrasso
Come prima cosa ci dirigiamo verso il Castello di Patrasso, da dove si gode di un panorama unico sulla città e sul mare. La fortificazione è stata fatta costruire nel VI secolo dall’imperatore di Bisanzio Giustiniano I sul vecchio impianto dell’acropoli. Oggi rimangono i resti delle mura, alcune torri e all’interno un bel giardino che nel mese di aprile è completamente fiorito. Il castello viene utilizzato anche per spettacoli teatrali e manifestazioni culturali.
Centro storico di Patrasso
Ovviamente fra le cose da vedere a Patrasso non può mancare il suo centro storico. Scendiamo poi verso il centro della città per una delle vie che svelano il mare e facciamo una passeggiata nella parte storica di Patrasso. Nonostante la città sia affacciata sul mare l’unico vero accesso pedonale sull’acqua è costituito dal porto. Da qui partono i traghetti che collegano la penisola del Peloponneso al continente greco. Visitiamo la Piazza Georgiou, dove si trova il Teatro Apollon, un teatro statale e micrografia della Scala di Milano.
Ponte Rion Antirion
Uno dei simboli della città è senza dubbio il ponte Rio Antirion, inaugurato nel 2005, che collega Patrasso con Antirrio e il resto del contiente greco. A lungo è stato il ponte sospeso più lungo del mondo e la sua archittettura moderna con tiranti possenti e le geometrie particolari è molto affascinante.
Parco Nazionale delle zone umide di Kotychi e Strofylia
Il secondo giorno i nostri amici ci portano a fare una passeggiata sulla spiaggia di Kalogria, a circa 40 km a ovest di Patrasso. La sabbia bianca è lambita da un bel mare cristallino e ancora deserta visto che si tratta del mese di aprile.
Arrampicandoci sulle rocce arriviamo a una piccola baia circondata dalla vegetazione rigogliosa. Siamo all’interno del Parco Nazionale delle zone umide di Kotychi e Strofylia, un ecosistema unico che comprende una foresta di pini, mirti, querce e altre piante mediterranee. La vegetazione cresce su un suolo sabbioso e intorno a lagune. Quest’area protetta è l’habitat ideale di numerosi uccelli e rettili, in particolare troviamo l’airone e i fenicotteri che si possono ammirare durante un’escursione di bird watching.
Lepanto
Ultima nella lista di cosa vedere a Patrasso è Lepanto (Nafpaktos in greco). Ci fermiamo nel porticciolo veneziano per fare un aperitivo al tramonto e godere di una vera atmosfera vacanziera che si respira tra i numerosi cafè sul molo. Qui si trova il Castello di Antirrio con le sue mura veneziane e la statua di Miguel de Cervantes. Lo scrittore, oltre a essere l’autore del celebre Don Chisciotte, partecipò e rimase ferito durante la Battaglia di Lepanto del 1571 tra la flotta cristiana della Lega Santa e quella dell’impero ottomano.
E voi siete mai stati a Patrasso? Cosa vi è piaciuto di più?