Cosa c’è di più bello di poter tornare in mezzo alla natura dopo mesi di reclusione forzata? Durante la quarantena la cosa che mi è mancata maggiormente è proprio poter fare escursioni e camminate nella natura. La mia prima vera uscita dopo il lockdown è stata ieri, per fare il piccolo trekking che da Cuglieri porta alle Cascate di Massabari, nel cuore del Montiferru.
Pur essendo solo a 45 km da casa dei miei non ero a conoscenza di questo gioiellino naturalistico, fino a quando me ne ha parlato un amico. Il bello delle Cascate di Massabari è che l’acqua scorre tutto l’anno, anche se la portata diminuisce notevolmente d’estate.
Il percorso da Cuglieri
Il sentiero parte dalla Fontana di Tiu Memmere alla periferia di Cuglieri. Qui c’è un parcheggio dove si può lasciare la macchina. Vi consiglio di munirvi di bidoni perchè qui l’acqua scorre costantemente fresca e gustosa! Leggenda vuole che chi beva dalla fonte diventi matto…beh vi farò sapere! Vi state chiedendo come me chi fosse Tiu Memmere (in italiano Zio Memmere)? Pare che fosse un personaggio della zona, che tutti i giorni aspettava le lavandaie alla fonte per corteggiarle con i suoi racconti, e che con il tempo la fonte sia diventata sua di diritto. Se volete approfondire la storia leggete qui.
Imbocchiamo il percorso che inizialmente si presenta come una semplice strada di campagna e ci regala subito un bel panorama sul mare. Ancora il paesaggio è colorato a primavera dai fiori di campo: il giallo del crisantemo e il viola della cicoria. Continuando troviamo delle querce da cui è stato appena estratto il sughero, lentischi, lecci e qualche abete. C’è una pace assoluta interrotta solo dal cinguettio degli uccelli e ogni tanto dallo scorrere di un ruscello.
Il sentiero è abbastanza lineare ma per essere sicure di non perderci abbiamo scaricato l’applicazione gratuita maps.me. Una volta installata questa app ci permette di consultare le mappe anche senza essere connessi ad internet, cosa che in Sardegna succede molto spesso quando andiamo fuori dai centri abitati.
Sulla sinistra in alto scorgiamo i ruderi di Casteddu Etzu, castello costruito probabilmente nel XII secolo per proteggere il cofini del regno d’Arborea. Si narra che il castello sia infestato da un fantasma che durante la notte si sente ancora cantare.
Man mano che proseguiamo la vegetazione si fa più fitta. Incontriamo felci rigogliose, orchidee selvatiche e digitali rosse. A un certo punto ci ritroviamo all’interno di un tunnel naturale costruito dagli alberi che si abbracciano e ci ricordano i paesaggi delle fiabe. Dopo aver guadato un piccolo ruscello giungiamo alla fine del sentiero, in cui il bosco si infittisce, attraversiamo un arco fatto di tronchi e rami e sentiamo più forte lo scroscio dell’acqua.
Le cascate di Massabari
Arrivati agli ultimi metri del percorso si scorge finalmente la cascata. Scendiamo da una scaletta formata da massi e radici di alberi. Passando da un sasso all’altro si arriva facilmente alla cascata, ma è consigliabile indossare scarpe da trekking o scarpe da tennis con profilo per evitare di scivolare.
La cascata scorre abbondante dalla roccia e va a formare un laghetto, l’acqua è fresca e ci invita al bagno dopo questa bella passeggiata…peccato non aver portato il costume da bagno! Il microclima qui è ancora intatto, si vedono svolazzare elegantissime libellule nere, farfalle colorate e insetti acquatici che remano sull’acqua come abili vogatori.
La tranquillità e il silenzio di questo luogo ci pervade, dagli alberi filtra qualche raggio di sole che scalda l’ambiente umido. Tutto qui è un invito a indugiare…e poi non è forse il luogo perfetto per un picnic? Si sa che dopo la camminata qualsiasi cibo è più buono.
Informazioni utili sul percorso:
Punto di partenza: Fontana di Tiu Memmere, Cuglieri
Difficoltà: Turistico
Tempo di percorrenza: circa 2,5 ore andata e ritorno escluse le soste
Lunghezza: 7 km andata e ritorno
Cosa portare: Scarpe da trekking o scarpe con profilo, almeno 1,5 l d’acqua, abbigliamento sportivo
Ti piacciono le cascate? Leggi anche l’articolo La cascata di Triulintas a Martis.
Ciao.. mi sono imbattuta nella tua recensione sulle cascate massabari tanto poetiche nelle descrizioni che mi hanno spinta ad andarci…passo dopo passo salita dopo salita mi son resa conto che erano tanto poetiche quanto poco precise da come lo descrivi sembrava tutto facile ( io sono abituata a camminare!) In conclusione ho sbagliato strada e quando finalmente grazie alle spiegazioni di un gentile abitante incontrato in mezzo al nulla ho preso la strada giusta ho dovuto tornare indietro per la presenza di cacciatori…percorsi tanti km per nulla…ci sono persone adulte come me che leggono vanno con il cagnolino e si fidano magari meglio specificare meglio il percorso e soprattutto le distanze (7km andata e ritorno forse non è esatto!)piuttosto che descrivere le orchidee…magari ci tornerò…ciao
Ciao Donatella, mi dispiace leggo solo ora il tuo commento. La distanza indicata è esatta come potrai verificare su altri siti e applicazioni. Come suggerisco nel testo è consigliato scaricarsi una traccia GPS per evitare di perdersi. La prossima volta puoi scaricare da Wikiloc un percorso 🙂