Nuoro è forse meno pubblicizzata rispetto ad altre città sarde, ma offre tanto dal punto di vista culturale, sopratutto se siete amanti di storia e arte. Definita già da Grazia Deledda come l’Atene sarda, per via del fermento artistico e culturale di inizio Novecento, la città barbaricina non vi deluderà. In questo post vi racconto cosa vedere a Nuoro in una giornata.
Museo del Costume di Nuoro
Anche chiamato Museo della Vita e delle Tradizioni Popolari Sarde, fu fondato nel 1976 ed è il più grande museo etnografico dell’isola. Le dieci sale ripercorrono le tradizioni sarde, i costumi, il modo di abitare e di vestire degli abitanti dell’isola. La prima sala è dedicata alla cronostoria della Sardegna dalla preistoria al 1950 e a filmati sui paesaggi. Tre sale sono dedicate alle attività produttive in Sardegna che riproducono le scene di vita con gli attrezzi da lavoro, un’esposizione di pani tradizionali e uno spazio dedicato alla tessitura.
Al piano superiore c’è un’area dedicata ai costumi tradizionali sardi con ben 54 vestiti di diversi paesi della Sardegna. Qui troviamo inoltre la riproduzione di una cumbessia, ovvero i locali che venivano costruiti attorno ai santuari campestri per soggiornare durante le novene. Le vetrine mostrano gioielli, amuleti, immagini sacre e oggetti liturgici.
L’ultima parte del museo racconta infine il Carnevale Barbaricino, ospitando le maschere dei Mamuthones e Issohadores di Mamoiada, i Boes e Merdules di Ottana e altri costumi di altri paesi dell’isola.

Museo Deleddiano
Premio Nobel per la Letteratura nel 1926, Grazia Deledda era strettamente legata a Nuoro, la sua città natale. Proprio la sua prima casa, dove ha vissuto fino alle nozze, è diventata un museo.
Le sale ricostuiscono i vari ambiente così come la scrittrice li descrive nel suo romanzo Cosima, in particolare la cucina e la dispensa. Qui si trovano i suoi manoscritti, immagini, oggetti e testi appartenuti a Grazia. Durante la visita mi ha colpito molto un estratto del pensiero della Deledda, riportato su un panello:
“Il nostro grande affanno è la lenta morte della vita. Perciò dobbiamo cercare di trattenere la vita, di intensificarla, dandole il più ricco contenuto possibile. Bisogna cercare di vivere sopra la propria vita come la nube sopra il mare”

Museo Man
Tra le cose da vedere a Nuoro non si può perdere il Museo di Arte Contemporanea. Il MAN fu aperto nel 1999 a Nuoro ed è unico in Sardegna nel suo genere. La collezione permanente ospita le opere di Giuseppe Biasi, Francesco Ciusa, Costantino Nivola solo per citarne alcuni. Inoltre ogni anno vengono allestite delle mostre temporanee su artisti dal XIX al XXI secolo. Il museo organizza inoltre attività didattiche sia per le scuole che per gli adulti e attività culturali anche al di fuori delle proprie mura.
Monte Ortobene e Statua del Redentore
Situato a pochi chilometri da Nuoro, il Monte Ortobene raggiunge circa i 1000 metri di altezza. Grazia Deledda ne parlava cosi’:
“No, non è vero che l’Ortobene possa paragonarsi ad altre montagne; l’Ortobene è uno solo in tutto il mondo, è l’anima nostra, il nostro carattere,tutto ciò che vi è di grande e di piccolo, di dolce e puro e aspro e doloroso in noi”
Dalla città si sale una strada a serpentina che ci porta in cima dove svetta la celebre Statua del Redentore. L’imponente opera bronzea di Vincenzo Jerace fu fatta collocare da Papa Leone XIII nel 1901. Potete fare inoltre una passeggiata fino al belvedere per una bella foto panoramica.

Cattedrale di Santa Maria della Neve
Tra le cose da vedere a Nuoro non può mancare la sua cattedrale. Santa Maria della Neve sorge maestosa in fondo alla sua piazza omonima e si staglia contro lo splendido paesaggio del Monte Corrasi. La chiesa fu fatta ricostruire nel 1835, quando Nuoro diventò diocesi e il vescovo Giovanni Maria Bua decise che la città meritava un luogo di culto più imponente.
La sua elegante facciata ricorda quella di un tempio classico. Quattro semicolonne di granito sormontate da capitelli ionici sorreggono un timpano triangolare di ispirazione palladiana. Il suo interno è molto luminoso e presenta una sola navata con volte a botte, ma ogni lato si aprono 3 cappelle comunicanti tra di loro attraverso archi, creando un effetto a tre navate.

Cosa vedere a Nuoro: Piazza Satta
La piazza è dedicata a Sebastiano Satta, noto Pipieddu, importante scrittore e giornalista nuorese. La piazza collega il Corso Garibaldi con il quartiere storico di San Pietro. Il suo aspetto attuale è opera di Costantino Nivola, scultore e artista di Orani, su commissione del Comune di Nuoro nel 1965. Il risultato dell’estro di Nivola e della sua recente esperienza americana è tutt’altro che banale. La riorganizzazione dello spazio con edifici settecenteschi dipinti di bianco e monoliti di pietra granitica vuole valorizzare il mondo pastorale e arcaico di cui raccontava lo stesso Satta nei suoi romanzi. All’interno di ogni pietra è incastonata una statuetta bronzea che raffigura lo scrittore in diversi momenti della sua vita.

Chiesa della Solitudine
Piccola ma molto conosciuta, questa chiesetta ha ispirato Grazia Deledda nella scrittura del romanzo omonimo La Chiesa della Solitudine, pubblicato nell’anno della sua morte. L’edificio, che si trova ai piedi del Monte Ortobene, fu realizzato nel Seicento e succesivamente rimaneggiato per ospitare le spoglie della scrittrice nuorese. La chiesa ha un’unica navata con soffitto in travi di legno e le pareti caratterizzate da arcate a tutto sesto che ospitano le varie tappe della via Crucis. Particolare è il portale in bronzo, opera dello scultore Eugenio Tavolara.
Se ti è piaciuto quest’articolo su cosa vedere a Nuoro, potrebbe interessarti (sempre nei dintorni) il mio post Lollove: cosa vedere nel borgo dell’amore