Cosa vedere in Ogliastra
Mar 23, 2025

Cosa vedere in Ogliastra

Si dice che il significato del termine Ogliastra sia “olivastro” perché è una pianta molto diffusa in questa zona della Sardegna. A me il nome Ogliastra richiama paesaggi selvaggi, natura incontaminata tra imponenti montagne e profumo salmastro del mare. Durante l’ultimo weekend in Ogliastra mi sono soffermata soprattutto sui paesi di Ulassai e Osini e i loro dintorni. Questa regione però è davvero estesa e offre tantissime attrattive naturalistiche, storiche e anche enogastronomiche. Questo è un assaggio di cosa vedere in Ogliastra.

Cosa vedere ad Ulassai

Ulassai forse è una delle mete più frequentate in Ogliastra, soprattutto dagli amanti del turismo attivo come l’arrampicata e il trekking. Qui ci sono infatti tantissime vie attrezzate, create sugli imponenti Tacchi d’Ogliastra, degli enormi plateau di roccia nuda che sorgono come dei Gran Canyon tra una valle e l’altra. Dei giganti di pietra che sovrastano il paesaggio e lo rendono magico. Se volete fare una bella foto panoramica di Ulassai, vi consiglio di passare per la via S. Croce che costeggia la parte alta del paese.

Cosa vedere ad Ulassai

Il cartello al contrario di Ulassai

Partendo dal paese di Ulassai, vicino al vecchio lavatoio, abbiamo deciso di percorrere un breve sentiero ad anello che inizia dietro il famoso cartello Ulassai, montato in verticale. Non si tratta di un errore ma di un opera d’arte di Marcello Maloberti, chiamata “Cuore Mio”, del 2019. Con questa insolita installazione, Maloberti ha voluto rendere omaggio a Maria Lai, artista nata e cresciuta ad Ulassai. Il cartello sottolinea una sorta di continuum tra terra e cielo, un paese sospeso a metà tra la il mare e la montagna. Maria Lai nel 1981 aveva presentato il progetto Legarsi alla Montagna, un evento che coinvolse tutto il paese di Ulassai, collegato con 27 km di nastri azzurri a simboleggiare l’unione tra gli abitanti il proprio territorio.

Canyon di Sa Tappara

Da qui si dipana il percorso all’interno del Canyon o Gola Sa Tappara (in ogliastrino il cappero, di cui pare sia ricca questa zona). Si parte da una vista panoramica su tutto il paese per poi addentrarsi tra le pareti di roccia che si fanno sempre più alte, fino ad arrivare a una bizzarra roccia tutta cesellata, che sembra quasi un fossile gigante. Questa gola è anche una delle principali mete dei climbers, infatti ci sono numerose vie di arrampicata attrezzate.

Ad un certo punto si entra dentro una foresta di pini fino a sbucare su un punto panoramico da dove si scorge persino il mare e in lontananza il paese di Gairo Sant’Elena.

Il percorso ad anello riporta fino al centro abitato di Ulassai, dove si può visitare la graziosa Chiesa di S. Antioco dipinta di azzurro. Il sentiero è ben segnalato, però se volete andare sul sicuro potete seguire questa traccia di wikiloc.

Cosa vedere ad Ulassai

Grotte su Marmuri

Se il canyon è un’opera d’arte a cielo aperto, le Grotte su Marmuri sono un capolavoro nascosto nel ventre della terra. Tra le più spettacolari d’Europa, si estendono per oltre un chilometro con imponenti stalattiti e stalagmiti che creano scenari fiabeschi.

Grotte Su Marmuri

Il percorso sotterraneo, illuminato da giochi di luce naturali, ti fa sentire un esploratore alla scoperta di un mondo segreto, dove ogni goccia d’acqua ha contribuito a scolpire la meraviglia che vediamo oggi. Purtroppo le grotte sono chiuse nei mesi invernali perché é il periodo in cui nidifica il pipistrello, ma tutto il resto dell’anno sono visitabili. Senz’altro una delle cose da vedere assolutamente in Ogliastra.

Grotte Su Marmuri

Stazione dell’Arte Maria Lai

Ulassai è anche il paese natale di Maria Lai, una delle più grandi artiste sarde del Novecento. La sua eredità vive nella Stazione dell’Arte, un museo che custodisce opere che parlano di legami, di comunità e di storie cucite con filo e poesia. Qui potrai immergerti nel suo universo artistico, in cui la tradizione incontra la modernità in un dialogo senza tempo. Un’esperienza emozionante, che va oltre la semplice visita: è un incontro con l’anima più profonda della Sardegna.

Ma le opere di Maria Lai si trovano anche sparse per il paese, che è diventato un vero e proprio museo a cielo aperto.

Cooperativa Tessitrici su Marmuri

Ulassai è anche terra di antiche tradizioni artigianali, come dimostra la Cooperativa Tessile Su Marmuri. Entrare in questo laboratorio è come fare un salto indietro nel tempo: i telai battono il ritmo della memoria, dando vita a tessuti e tappeti che raccontano la cultura e la storia di un popolo.

Cooperativa Tessile Su Marmuri

Ogni pezzo è unico, intrecciato con dedizione e maestria. Se cerchi un ricordo autentico del tuo viaggio, qui troverai arte e passione intrecciate a mano.

Cooperativa Tessile Su Marmuri

Cascate Lequarci

Parlando di bellezza, è impossibile non lasciarsi incantare dallo spettacolo naturale delle Cascate Lequarci. Quando l’acqua scorre abbondante, il salto di oltre 70 metri si trasforma in una visione mozzafiato. Il rumore dell’acqua che si infrange sulle rocce e il verde che avvolge il paesaggio creano un’atmosfera sospesa, quasi irreale. Un luogo perfetto per fermarsi, respirare profondamente e lasciare che la natura faccia il resto. Purtroppo durante la nostra visita le piogge scarse hanno ridotto parecchio la portata dell’acqua, ma questo luogo rimane comunque magico.

Cascate Lequarci Ulassai

Cosa vedere a Osini

Scala di San Giorgio

Spostandoci a Osini, incontriamo un’altra meraviglia naturale da vedere in Ogliastra: la Scala di San Giorgio. Questa impressionante fenditura nella montagna sembra un passaggio segreto verso un altro mondo. Il sentiero che la attraversa è un’esperienza imperdibile, con pareti alte decine di metri che si ergono maestose ai lati. Secondo la leggenda, fu San Giorgio a crearla per proteggere la popolazione da un’invasione nemica.

Scala di San Giorgio Osini

Percorrere questo luogo significa camminare tra mito e geologia, tra realtà e suggestione. Dal punto panoramico che si raggiunge salendo delle scale, non solo si può ammirare la roccia in tutto il suo splendore, ma anche un panorama a 360 gradi verso il mare e i paesi del circondario. Grazie a un binocolo riuscirete ad arrivare fino alla costa ogliastrina.

Cosa vedere in Ogliastra

Nuraghe Serbissi

Nel cuore della Sardegna non può mancare un viaggio nel passato nuragico. Il Nuraghe Serbissi è una delle testimonianze più affascinanti di questa civiltà misteriosa. Costruito su un altopiano che domina la valle, offre una vista spettacolare sulla campagna ogliastrina. Oltre alla torre principale e alle capanne circostanti, molto ben conservate,

Nuraghe Serbissi Osini

il sito custodisce anche una grotta naturale che probabilmente serviva come rifugio. Un luogo carico di storia, in cui il tempo sembra essersi fermato.

Cosa vedere in Ogliastra

Per raggiungere il nuraghe ci sono da percorrere circa 3,6 km di strada sterrata in cattive condizioni e piena di massi. Se non avete un fuoristrada vi consiglio vivamente di farla a piedi. Per arrivare al nuraghe a piedi ci vuole un’ora circa. Noi abbiamo fatto questo piccolo trekking durante una giornata di nebbia e pioggerellina, che ha reso il tutto ancora più affascinante.

Nuraghe Serbissi

Durante la stagione estiva, per entrare al Nuraghe si paga un biglietto di ingresso, come pure per la Scala di San Giorgio.

Il paese fantasma Gairo Vecchio

Infine tra le cose da vedere in Ogliastra, vi segnalo un luogo che racconta il volto più malinconico e affascinante della Sardegna: Gairo Vecchio, il paese fantasma. Abbandonato negli anni ‘50 a causa di una terribile alluvione, oggi le sue case di pietra in rovina sono un museo a cielo aperto, un viaggio nella memoria di un tempo che non c’è più.

Cosa vedere in Ogliastra

Camminare tra le sue strade vuote è un’esperienza intensa, quasi surreale, un promemoria della forza della natura e della resilienza umana. Qui l’unico edificio intatto è quello della Chiesa di Sant’Elena, quasi protetto dalla forza divina.

Gairo Vecchio: il paese fantasma

Dove dormire in Ogliastra

Durante i miei due viaggi in Ogliastra, ho avuto modo di testare due strutture, entrambe a Jerzu.

Hotel Rifugio d’Ogliastra

Questa struttura dispone di camere matrimoniali con bagno privato e doccia, ingresso indipendente in stile bungalow e una vista panoramica mozzafiato. Sono disponibili anche camere triple e singole per soddisfare diverse esigenze. ​L’hotel ha anche un ristorante che offre cucina regionale e pizzeria. Ricordo in particolare la gentilezza di Giovanni, il proprietario, che dopo anni di carriera a bordo delle navi da crociera, è tornato in Sardegna e ha deciso di dedicarsi a questo progetto di accoglienza.

Hotel Rifugio di Ogliastra

B&B da Riccardo

Questo B&B si trova proprio nel centro di Jerzu, sulla strada principale e si sviluppa su tre piani. Le camere sono spaziose, nuove e molto pulite. Oltre a una ricca colazione c’è una bella cucina dotata di microonde, spremiagrumi, tostapane e ogni attrezzo possibile per rendere il soggiorno ancora più confortevole. Riccardo è molto affabile e gentile e fa di tutto per rendere il tuo soggiorno piacevole.

Cosa mangiare in Ogliastra

I Culurgiones

Se c’è un piatto che rappresenta l’Ogliastra, questo è senza dubbio i Culurgiones. Non chiamateli semplicemente “ravioli”, perché sono molto di più: un vero e proprio simbolo della cultura sarda. La loro forma particolare, chiusa con una cucitura a spiga, è un omaggio alla fertilità e alla protezione, e non a caso in passato venivano preparati in occasioni speciali. Il ripieno è un capolavoro di sapori: patate, pecorino sardo, aglio e menta, un connubio che sorprende per la sua delicatezza e armonia. Serviti con sugo di pomodoro fresco e basilico o semplicemente con burro e salvia, sono una vera poesia per il palato.

Culurgiones ogliastrini

Coccoi Prena

Sa Coccoi Prena è un pane ripieno che racchiude tutto il sapore autentico della tradizione ogliastrina. Preparato con una sfoglia di semola di grano duro, viene farcito con una crema di patate, pecorino sardo, cipolla e menta, creando un equilibrio perfetto tra morbidezza e sapore deciso. Dopo la cottura in forno, il risultato è un guscio dorato e croccante che racchiude un cuore soffice e aromatico. È perfetto da gustare caldo, magari accompagnato da un buon bicchiere di Cannonau.

Coccoi Prena Ogliastra

Coccoi Tamata

Meno conosciuto al di fuori dell’Ogliastra ma amatissimo dai locali, la Coccoi Tamata è un altro gioiello della panificazione sarda. A differenza del Coccoi Prena, questo pane è fatto con farina, verdure grattuggiate e arricchito con pomodori secchi e spezie, che gli conferiscono un gusto intenso e leggermente sapido. La sua consistenza croccante all’esterno e morbida all’interno lo rende perfetto da abbinare con formaggi stagionati o con un filo d’olio extravergine d’oliva locale. Ovviamente appena tornata ho provato subito a rifarla a casa!

Ti è piaciuto questo articolo? Se vuoi altre idee per esplorare il centro Sardegna, leggi i miei articoli su: Sadali, cosa vedere nel paese dell’acqua e Laconi: cosa vedere nel cuore della Sardegna.

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