Apr 23, 2021

E-bike in Sardegna: intervista a Mema Bike Tours

Oggi ho incontrato Pier Merlin di Mema Bike Tours, per la prima intervista del blog. Inauguro infatti una nuova rubrica dedicata a persone ed aziende che si impegnano per un mondo più sostenibile. Pier ci porta nel mondo della vacanza in e bike in Sardegna.

Ciao Pier benvenuto! Hai voglia di raccontarti un po’?

Sono nato e cresciuto a Bressanone in Alto Adige, poi ho vissuto all’estero per circa vent’anni e adesso sono in Sardegna da qualche anno. Precedentemente lavoravo come ingegnere e consulente all’efficienza energetica per le aziende. Da quando sono qui ho cambiato completamente vita. Vivo in campagna e mi occupo di escursioni guidate con mountain bike elettriche di alta gamma. Inoltre sono istruttore di Hatha e Yin Yoga, attività che integro nei miei tour.

Com’è nata l’idea di Mema Bike Tours?

L’idea è nata perchè stavo cercando delle biciclette a noleggio e la persona a cui mi ero rivolto mi ha chiesto se per caso facessi dei tour guidati in bici. Quindi ho cominciato a ragionare sul fatto che quest’idea poteva essere effettivamente interessante per me, perchè qui in zona Costa Smeralda c’è poca offerta in questo senso. Da lì è partito tutto e dopo un anno e mezzo circa di preparativi ero operativo.

E bike in Sardegna
Pier Merlin, titolare di Mema Bike Tours

Cosa significa il nome Mema Bike Tours?

Mema Bike è un acronimo di Merlins Magic Bike Tours.

Magic bike tours? Quindi c’è qualcosa di magico in queste escursioni in e bike in Sardegna?

Beh diciamo che l’esperienza è, per chi non l’ha mai fatta, sicuramente unica, nel senso che le biciclette elettriche ti aprono sicuramente un mondo. Una cliente una volta mi disse che che con queste bici sembra di essere un super eroe, perciò qualcosa di magico c’è.

In che cosa si differenziano i tuoi tour in e bike in Sardegna dagli altri?

Nelle mie escursioni offro delle esperienze che vanno aldilà del mondo bici. Ci sono tour prettamente “ciclistici”, per chi viene per fare tour esclusivamente di bicicletta e invece ci sono tour che vanno un po’ più alla scoperta del territorio, un po’ più turistici per così dire. In queste escursioni faccio anche degli abbinamenti con l’enogastronomia, come un pranzo in una trattoria tipica. Oppure possono essere tour abbinati con lo yoga, un sito archeologico o un parco avventura. Oppure la visita ad aziende agricole biologiche, visita ad artigiani che lavorino il ferro, il legno. Questo per dare un’esperienza che sia più coinvolgente e di scoperta del territorio.

e bike in Sardegna
un tour in e bike a Capo Figari

In quale zona della Sardegna sei operativo?

La mia base è il nord-est Sardegna, perciò il triangolo Olbia – Golfo Aranci – Porto Cervo grosso modo. Però poi con i miei tour giornalieri mi spingo verso il Limbara come ad esempio il tour della vecchia ferrovia Monti-Calangianus. Si tratta di un giro un po’ più tecnico che sale fino in cima al Monte Limbara. Poi ogni anno si aggiungono dei nuovi tour che sono in un raggio di 80-100 km da Olbia. Inoltre ho in pianificazione alcuni tour di più giorni che invece sono nella zona del Supramonte e del Gennargentu.

Cosa ti piace di più del tuo lavoro di guida cicloturistica?

Intanto gli aspetti sono molti. La cosa che mi motiva di più è di riuscire a far fare dell’attività fisica a delle persone che magari normalmente non l’avrebbero fatta. Mi piace presentare un territorio molto particolare, molto bello, che ben si presta per questo tipo di attività. Amo l’attività all’aria aperta, il fatto di essere sempre attivo e in movimento anche per me stesso. E poi mi piace tutta l’organizzazione degli aspetti inerenti alla logistica. Infatti il mio pubblico va in bici per divertirsi e ha necessità che vengano risolti tutti i piccoli problemi. Per esempio che eventuali guasti o panne durante il tour vengano risolti subito, in modo che si tratti davvero di svago e divertimento.

e bike in Sardegna
tour in e bike della vecchia ferrovia Monti-Calangianus

Che cosa significa per te il viaggio sostenibile? Che cosa fai nel concreto per rendere i tuoi tour sostenibili?

Beh sicuramente la bicicletta di per se è considerato il mezzo sostenibile per eccellenza. Sostenibile da molti punti di vista, nel senso che da una parte c’è l’aspetto dell’ecologia, perciò sicuramente meglio la bicicletta rispetto ad un tour in fuoristrada. Poi sostenibile anche dal punto di vista della salute delle persone, nel senso che il movimento permette alle persone di migliorare il proprio stato di salute, sia fisica che mentale, visto che si tratta di attività all’aria aperta.

Nel concreto tento di limitare il più possibile gli spostamenti con mezzi a gasolio. E’ in previsione l’acquisto di un furgone elettrico per riuscire a essere totalmente rinnovabile, almeno per quello che riguarda l’energia utilizzata per l’attività. Attualmente però non ci sono ancora sul mercato dei mezzi che facciano al caso. Le batterie delle biciclette vengono ricaricate esclusivamente con energia da fonti rinnovabili. Infine c’è un’attenzione particolare nell’utilizzo dei prodotti. Ad esempio uso un prodotto innovativo per la lubrificazione della catena che è biodegradabile al 100% ed è uscito sul mercato solo un paio di anni fa. Diciamo che l’attenzione da quel punto di vista è massima. Io vengo anche dal mondo delle energie rinnovabili e dell’efficienza energetica dai miei precedenti lavori, perciò è un aspetto che curo molto perchè ci credo molto.

Che novità hai per il 2021 per una vacanza e bike in Sardegna?

Da quest’anno avrò anche la possibilità di ospitare delle persone nel mio bed e bike. Parliamo di due appartamenti per due coppie o quattro persone. Anche il bed e bike ovviamente sarà all’insegna della sostenibilità, utilizzando solo energie rinnovabili e prodotti ecologici. In questo spazio ci sarà anche la possibilità di fare yoga e altre attività connesse all’ambito wellness. Ho realizzato un orto sinergico dove ho in programma di tenere corsi di coltivazione per gli ospiti. Inoltre amplierò l’offerta che riguarda la parte di e-bike in Sardegna con nuovi tour.

Yoga in Sardegna
Yoga al tramonto durante uno dei tour

Da altoatesino trapiantato in Sardegna com’è per te vivere qui? Cos’hai trovato e cos’hai invece perso scegliendo di vivere in Sardegna?

Ho trovato un luogo che mi piace molto, un ambiente in cui mi trovo decisamente a mio agio. E ho trovato una possibilità di fare business che mi piace e che mi soddisfa molto. Sostanzialmente ho trovato “casa”, nel senso che tra tutti i posti in cui ho vissuto è sicuramente quello in cui mi sto trovando meglio. Perso direi poco, perchè tutte le esperienze che ho fatto in precedenza sicuramente me le porto dietro nel bagaglio personale, di conseguenza non sento di aver veramente perso qualcosa. Poi ovviamente si cambia, ci si evolve, di conseguenza tutte le esperienze rientrano in un percorco.

Come vedi il lo sviluppo del cicloturismo e in generale del turismo attivo nei prossimi anni?

Non sono in realtà un grande analista di queste cose, però ho fatto una valutazione rispetto alla mia attività specifica di e bike in Sardegna. Intanto già prima del Coronavirus c’era un trend in atto di forte sviluppo in tutto quello che è il turismo attivo, e in particolare del cicloturismo. Questo succedeva a livello europero ma anche oltre i confini europei. Con il Covid, soprattutto la parte bicicletta ha subito un’ulteriore impennata. Di conseguenza c’è un potenziale di crescita in atto che è sicuramente molto interessante e io immagino che proseguirà ancora per diversi anni. Ovviamente c’è la necessità di riuscire a sviluppare dei prodotti che vengano incontro a quella domanda specifica. Sicuramente c’è la possibilità di lavorare in tanti, però bisogna farlo in modo “sensato” e soprattutto bisogna farlo adesso. Una volta che il grosso trend di crescita sarà passato, magari fra 5 anni, sarà molto più difficile inserirsi nel mercato.

La Contea di Rena
il parco avventura la Contea di Rena

Vuoi suggerire ai nostri lettori un tuo luogo del cuore in Sardegna?

La Sardegna offre tanti scorci tutti molto diversi. A me piace molto il Supramonte. Quando voglio regalarmi una giornata particolare, allora per me è il Supramonte. Questa zona con i suoi paesaggi lunari molto particolari è quella dove vivo le sensazioni più originali e particolari.

Un motivo per venire in Sardegna?

Un motivo per venire in Sardegna è per vivere l’unicità della Sardegna in tutti i suoi aspetti, perchè qui si respira un’atmosfera molto particolare che io personalmente respiro solo qui. Qui c’è un che di diverso che mi affascina molto.

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