Necropoli di Tuvixeddu
Apr 30, 2021

La Necropoli di Tuvixeddu a Cagliari – una visita guidata al tramonto

La Necropoli di Tuvixeddu a Cagliari è un sito che mi ha sorpreso molto in positivo e che, pur avendo vissuto in questa città, non avevo mai visitato. Nascosto tra le case dell’omonimo quartiere, Il Parco di Tuvixeddu è un gioiello che è stato valorizzato e reso fruibile solo in tempi recenti. In questo post vi racconto della visita guidata di Tuvixeddu con Arasolé, società che organizza tour culturali a Cagliari e in Sardegna.

visita guidata Tuvixeddu
visita guidata di Tuvixeddu con Raffaela di Arasolé

La storia della Necropoli di Tuvixeddu

Tuvixeddu insieme e a Tuvumannu è uno dei sette colli di Cagliari e il luogo dove sorge l’omonima necropoli, importante area funeraria in epoca punica e romana. Il nome deriva da Tuvu” che in sardo significa letteralmente piccolo buco. Infatti quest’area è costituita da numerosi trafori sulla roccia calcarea, scavati durante il periodo fenicio-punico per ricavarne delle tombe a pozzetto dove seppellire i defunti. Tuttavia abbiamo prova che il colle fosse frequentato già dal Neolitico antico, infatti sono stati ritrovati resti di selce e ossidiana datati a quel periodo.

Le sepolture erano profonde fino a 11 metri e venivano raggiunte tramite degli incavi nella roccia scavati a mo di scala. Qui i defunti erano deposti, una volta inumati, insieme al corredo funebre che li avrebbe accompagnati nella vita ultraterrena. Durante gli scavi archeologici sono stati rinvenuti gioielli, amuleti, vasi in ceramica, monete e statuette votive, oggi conservate al Museo Archeologico di Cagliari.

Tombe a pozzo Tuvixeddu
Un dettaglio delle tombe a pozzetto

Successivamente la necropoli è stata utilizzata anche dai romani come sepoltura e venne ampliata verso le pendici del colle, oggi corrispondente al viale Sant’Avendrace. Fra le tombe risalenti a quell’epoca c’è la celebre Grotta della Vipera, sepoltura di Atilia Pomptilla, che avrebbe offerto la propria vita in cambio di quella marito Lucio Cassio Filippo. Sempre del periodo romano è l’aquedotto che passa attraverso la necropoli. In questa fase iniziò a essere depredata e sfruttata come cava.

Nel corso dei millenni la necropoli ha subito numerose trasformazioni. Nel XIII secolo le tombe divennerò abitazioni di fortuna dei superstiti della città di Santa Igia, in seguito alla sua distruzione. Durante i bombardamenti del secondo conflitto mondiale vennero usate come rifugi antiaerei e successivamente come abitazione degli sfollati di guerra. L’utilizzo a scopo abitativo continuò fino agli anni 90 del secolo scorso.

L’utilizzo di Tuvixeddu come cava di calcare terminò solo negli anni 80. Purtroppo le esplosioni e gli scavi legati all’attività estrattiva hanno fatto si che molte tombe venissero distrutte e saccheggiate.

La Necropoli è aperta al pubblico dal 2014, in seguito al suo riconoscimento come parco archeologico e naturalistico.

Necropoli di Tuvixeddu
un dettaglio della Necropoli di Tuvixeddu

La visita guidata con Arasolé

All’ingresso del Parco di Tuvixeddu incontriamo Valentina e Raffaela, le guide di Arasolé che ci portano alla scoperta del sito.

Il parco archeologico si presenta ben curato e con passerelle in legno che segnano il percorso. Raffaela, con il suo entusiasmo e la sua passione, ci porta dentro la storia di Tuvixeddu e con l’aiuto di immagini, foto e dell’ App di Tuvixeddu, rende più coinvolgenti le spiegazioni.

Scopriamo che ci sono tombe di diversi tipi: quelle a pozzo con una camera ipogeica, le tombe a fossa e le tombe a enkytrismos, dove venivano deposte delle anfore con i resti inumati dei bambini.

In particolare mi colpiscono le pitture parietali in ocra rossa come nella Tomba del Sid, dove è rappresentata la divinità sardo-punica che ritroviamo nel Tempio di Antas a Fluminimaggiore. La Tomba dell’Ureo conserva la rappresentazione pittorica del serpente Ureo: un cobra alato simbolo sacro nella religione egizia. O ancora altre tombe riportano la raffigurazione della dea Tanit.

Ci godiamo la fine della visita con le suggestive luci del tramonto sulla Laguna di Santa Gilla.

Laguna di Santa Gilla
Tramonto da Tuvixeddu sulla laguna di Santa Gilla

Informazioni utili sulla Necropoli di Tuvixeddu

La necropoli è aperta tutti i giorni dell’anno ed è accessibile gratuitamente.

Orari di apertura

Gennaio e Febbraio h. 07.00 – 21.00
Marzo h. 07.00 – 21.30
Aprile h. 06.00 – 22.00
Maggio h. 06.00 – 22.30
Giugno h. 05.30 – 23.00
Luglio h. 05.30 – 24.00
Agosto h. 06.00 – 24.00
Settembre h. 06.30 – 24.00
Ottobre h. 07.00 – 22.00
Novembre e Dicembre h. 07.00 – 21.00

I cani possono entrare solo al guinzaglio.

Scaricate l’APP Tuvixeddu per avere più informazioni e immagini delle pitture rupestri e delle tombe.

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