Ho sempre desiderato salire sull’Etna, sia perchè mi piace camminare, ma soprattutto perchè i vulcani mi affascinano particolarmente. Quest’anno è arrivata finalmente l’occasione, perchè ho scelto di organizzare un tour della Sicilia orientale in 5 giorni. Non essendo mai stata in questa zona però dovevo districarmi tra mille offerte diverse. Dopo qualche ricerca ho scelto di acquistare un’escursione sull’Etna da Catania con l’agenzia Go-Etna, che è specializzata in tour sul vulcano.
Ci sono tanti modi per vedere l’Etna, molto dipende da quello che preferite vedere e dalla vostra preparazione fisica. Essendo per me questo un viaggio principalmente culturale ho scelto di fare un’escursione semplice che mi permettesse di conoscere diversi aspetti del vulcano, ma senza dovermi portare dietro particolare attrezzatura da trekking. Sicuramente tornandoci sceglierei di fare un trekking ai crateri sommitali.
Escursione sull’Etna in 4×4
L’escursione sull’Etna varia ovviamente anche in base alle stagioni, alle condizioni meteo e allo stato delle eruzioni del vulcano. Perchè si, l’Etna è un vulcano attivo e sempre in movimento, anche se a noi impercettibile.
Io avrei voluto visitare anche le Gole dell’Alcantara, un bellissimo Canyon e parco fluviale creatosi in seguito a delle eruzioni vulcaniche migliaia di anni fa. Purtroppo a novembre non era più accessibile, quindi l’escursione è stata ridotta a una mezza giornata sull’Etna.
Il vantaggio della Jeep è senz’altro che si viene presi direttamente in hotel e si vedono posti che con un’auto normale non si raggiungerebbero. Oltretutto la presenza di una guida ambientale è sempre un valore aggiunto perché ci racconta aneddoti e dettagli che spesso non sono presenti sulle guide turistiche.
Cosa vedere in un’escursione sull’Etna da Catania
La nostra prima sosta è stata a Giarre, dove abbiamo incontrato il resto del gruppo. Passando attraverso i paesini etnei vediamo già le colate laviche di vari periodi e ci immergiamo completamente nel paesaggio autunnale predominato dal giallo e dall’arancio.
La prima sosta è alla Grotta dei Ladroni detta anche Grotta delle Nevi. Il suo nome deriva dal fatto che in passato veniva usata come niviera, ovvero come luogo di stoccaggio del ghiaccio. La grotta è di origine lavica ed è accessibile scendendo pochi gradini nel sottosuolo con torce e caschetto.
Dopo la visita della Grotta facciamo un altro pezzo in Jeep per raggiungere il punto di attacco della passeggiata, poco oltre il rifugio Giorgio Privitera. Da cui ci ritroviamo subito sulla terra lavica nera, intervallata dalla vegetazione di montagna fatta di pini, faggi e betulle.
Qui vediamo anche alcune “bombe”: delle grandi porzioni di lava che sono state espulse dal vulcano ad altezza e distanza elevate durante un’eruzioni. Alcune sono dette a crosta di pane, a escremento di vacca o fusiformi.
La nostra guida ci spiega come camminare sul terreno lavico, che in alcuni punti è fine e si affonda come si fosse sulla sabbia. Fare un trekking ai crateri sommitali significa camminare 6-7 ore su questo terreno poco agevole e fare i conti con l’aria rarefatta che si incontra a 2.000 – 3.000 metri di altitudine. Dunque se volete fare questa esperienza è bene essere dei camminatori abituali e in buona forma.
Come vestirsi per un’escursione sull’Etna
Ricordiamoci che l’Etna, con i suoi 3.340 metri, è il vulcano attivo più alto d’Europa. Ciò significa un’escursione termica notevole rispetto alla costa. Se partite per un’escursione sull’Etna da Catania, la cosa migliore è vestirvi a strati e portare con voi una giacca a vento impermeabile, perchè persino nei mesi estivi le temperature possono avvicinarsi allo zero. Inoltre non dimenticate di indossare scarpe da trekking con una suola che abbia una buona presa e protegga la caviglia. Se non volete riempirvi la valigia di attrezzatura, tenete presente che molte agenzie che offrono escursioni danno la possibilità di noleggiare sia le scarpe che le giacche.
Se scegli di fare questa escursione da Catania, non perderti il mio articolo su Cosa vedere a Catania in un giorno.