Città bianche inondate di luce, ceramiche colorate, distese di ulivi a perdita d’occhio, mare cristallino e balconi fioriti. Sono queste le prime immagini che mi vengono in mente quando penso alla Puglia. Una regione che ha tanto da offrire e che mi rimarrà nel cuore. In questo articolo vi racconto il mio itinerario in Puglia in 7 giorni.
Giorno 1 – arrivo a Bari
Sono arrivata con volo diretto Cagliari – Bari con Ryanair alle 18.30 e all’uscita ho preso un taxi per recarmi in centro dove ho dormito con la mia amica e compagna di viaggio per le prime 3 notti. La tariffa dei taxi per raggiungere il centro città è fissa a 25 € e si arriva in soli 20 minuti. Ho preferito questa soluzione perché il nostro B&B si trovava nei vicoli di Bari vecchia. Se invece soggiornate appena fuori dal centro storico, sappiate che la stazione di Bari è ben collegata con l’aeroporto dai treni.
Dopo essermi sistemata in camera sono uscita per fare un giro del centro e lungo via Sparano, la principale via dello shopping di Bari dove si trovano la maggior parte dei negozi di abbigliamento e calzature.
Per cena mi sono concessa il famoso panzerotto di Bari, una pasta fritta ripiena di formaggio e carne nel mio caso, ma esiste in tantissime varianti. Io l’ho mangiato a Panzeropoli.
Giorno 2 – Bari
Il primo vero giorno di tour l’abbiamo dedicato interamente a Bari, soprattutto alla scoperta di Bari vecchia, una città viva e chiassosa. Ci siamo divertite ad andare sulle tracce di Lolita Lobosco, la fiction Rai con Luisa Ranieri che ha reso così popolare questa città. In particolare nella piazza dell’Odegitria si trova la Cattedrale di San Sabino, il cui rosone compare sempre nelle riprese della serie. La casa di Lolita si trova proprio di fronte alla Cattedrale e al negozietto di frutta e verdura di Trifone, che in realtà è un ristorante.
Nel centro storico abbiamo visitato la bellissima Basilica di San Nicola, uno degli esempi più importanti di romanico pugliese. Passeggiando siamo entrate nella caratteristica via delle Orecchiette, dove le massaie fanno ancora oggi la dimostrazione di come si prepara questa pasta tipica della Puglia. Dopo pranzo abbiamo preso il lungomare passando di fronte al Teatro Margherita verso il mercato del pesce, chiamato in dialetto locale N’ dèrr’a la lanze, ovvero “ai piedi delle barche”, cioè i gozzi da pesca. Il mercato è aperto di mattina dal lunedì al sabato e qui si può acquistare pesce freschissimo, che molti baresi consumano sul posto mangiandolo crudo.
Proseguendo sul lungomare Araldo di Crollanza si incontrano diversi edifici del ventennio fascista, come il Comando Scuole A.M./ 3^ Regione Aerea e L’Edificio Scolastico Balilla, nella adiacente via Sonnino. Tornando verso il centro ci siamo fermate ad ammirare lo splendido Teatro Petruzzelli, il quarto teatro più grande d’Italia sopravvissuto a un incendio nel 1991.
Siamo poi rientrate nel nucleo storico da Via Venezia, passando di fronte al Bastione di Santa Scolastica, oggi sede del Museo Archeologico di Bari e ai Ruderi di Santa Maria del Buon Consiglio.
Giorno 3 – Trani e Giovinazzo
In questa giornata, non avendo ancora l’auto a noleggio a disposizione, ci siamo spostate in treno verso Trani, che ci ha stupito per la sua bellezza. Arrivando dalla stazione abbiamo percorso la via Cavour fino a giungere alla Villa Comunale, un bel giardino pensile sul mare che è anche uno dei luoghi del FAI (Fondo Ambiente Italia).
Qui proseguendo verso ovest siamo arrivate al porto di Trani, da dove si può ammirare una bella vista sulla Cattedrale di Beata Vergine Assunta. La chiesa è in stile romanico e ha una posizione privilegiata nel centro del paese. Appena di fronte visitiamo il Castello Svevo di Trani, costruito nel 1233 per volontà di Federico II. Oggi il castello ospita la collezione d’arte della regina Margherita da Napoli, una donna di grande cultura e senso della bellezza.
Al rientro da Trani ci siamo fermate a Giovinazzo, località che era super consigliata da un blog di viaggio. Si tratta di un piccolo borgo sul mare, sicuramente più animato d’estate che in primavera, infatti quando siamo passate noi gran parte delle case e attività erano chiuse. E’ stato comunque piacevole passeggiare su suoi bastioni sul mare, ma personalmente dovendo tornare in Puglia non ci dedicherei una sosta.
Giorno 4 – Alberobello – Locorotondo
La mattina abbiamo ripreso il taxi per l’aeroporto per ritirare l’auto a noleggio. Purtroppo sembrava avessero prenotato tutti con la nostra stessa compagnia, infatti abbiamo aspettato in fila un’ora e mezzo! Dopo aver ritirato finalmente la nostra macchina ci siamo dirette subito verso Alberobello. Il paese è famoso in tutto il mondo per i suoi Trulli, piccole abitazioni di forma conica con il tetto triangolare, che in realtà sono tipiche in tutta la zona della Valle d’Itria. Alberobello è molto turistico e in certi momenti mi ha dato un po’ la sensazione di essere a Disneyland. Sicuramente però non può mancare in un itinerario della Puglia in 7 giorni, perché merita di essere visto almeno una volta nella vita. Qui abbiamo trovato tanta gente, forse anche perché la giornata coincideva con il 25 aprile, giorno festivo in Italia.
Dopo aver mangiato una bella focaccia pugliese con capocollo e pomodori secchi, abbiamo proseguito il tour verso Locorotondo, un altro bel borgo della zona. Prima di addentrarci nel centro storico per la Porta Napoli, ci siamo fermate al Belvedere, da dove si può ammirare il paesaggio sulla Valle d’Itria. A Locorotondo mi ha colpito particolarmente il Palazzo Morelli, con il suo bellissimo portale barocco. Qui come in tutti i paesi della Puglia, il centro storico è molto curato, pulito e decorato con fiori e ceramiche tipiche.
La sera, essendo appassionate di salsa cubana, siamo andate a ballare nel locale Bon Ton, che in realtà è una pizzeria, ma il giovedì ospita serate di latino americano nella sala da ballo adiacente. Abbiamo infine dormito nella Masseria Chiancone vicino Martina Franca.
Giorno 5 – Martina Franca
Il quinto giorno avendo dormito in una masseria nei dintorni, abbiamo deciso di visitare Martina Franca, poco presente negli itinerari turistici, ma a mio parere più interessante di altri paesi della zona. Qui si respira più l’aria di una vera cittadina vissuta dai suoi abitanti. Bellissima e signorile la Piazza Maria Immacolata, salotto cittadino su cui si affacciano eleganti palazzi e da cui si intravede la Cattedrale di San Martino e la Torre dell’Orologio.
Anche qui è bello perdersi tra i vicoli e lasciarsi guidare dall’atmosfera. Bello il colpo d’occhio sul paese anche da via Mercadente di fronte all’Osteria Coco Pazzo, dove poi decidiamo di fermarci a pranzo per un piatto di orecchiette al pomodoro.
Nel pomeriggio avremmo voluto visitare Cisternino, ma sono stata poco bene e ho fatto mio malgrado l’esperienza del pronto soccorso all’ospedale di Martina Franca. Per fortuna non è stato niente di grave e contrariamente a quanto si pensa della sanità in Sud Italia, ho trascorso solo poche in ospedale ore prima di essere dimessa.
In serata siamo arrivate a Lecce alla Masseria & SPA Luciagiovanni dove abbiamo trascorso due notti. Questa masseria è molto bella e particolare. La sua proprietaria ha deciso di ristrutturarla in stile Marrakech, creando di fatto un riad marocchino alla periferia di Lecce. Gli spazi comuni e le camere sono arredate con mobili di alto pregio in legno massello di cedro del Libano. C’è una cura per i dettagli in ogni oggetto e la particolarità sono sicuramente i letti a baldacchino, alzati oltre un metro da terra. Completano il tutto un’enorme piscina a sfioro e una corte interna dove ogni sera viene acceso il fuoco e si può sostare di fronte al braciere.
Giorno 6 – Otranto – Costa del Salento e Gallipoli
In questa giornata abbiamo fatto il giro del tacco d’Italia, partendo da Otranto, bella perla su un mare azzurrissimo. Si entra in città a fianco del Castello Aragonese, dove al momento è ospitata una mostra temporanea su Frida Kahlo. Da qui costeggiamo il mare passeggiando sui suoi bastioni.
La giornata è limpidissima così come l’acqua che lambisce varie spiaggette protette dal vento, dove già si vedono molti bagnanti. Ci fermiamo anche alla Cattedrale di Santa Maria Annunziata, che custodisce un meraviglioso mosaico monumentale del XII secolo.
Dopo un paio d’ore trascorse a girare il centro di Otranto, abbiamo proseguito lungo la strada litoranea che passa per Santa Cesarea Terme, Castro Marina e Tricase. Ci siamo fermate a Marina Serra per una breve sosta alle sue piscine naturali. Qui tutta la costa è frastagliata e rocciosa e quelle che sono chiamate spiagge sono in realtà accessi al mare dove i bagnanti si stendono sulle rocce.
Per pranzo siamo state a Santa Maria di Leuca, piccolo centro balneare all’estremo sud, dove si trova anche il Santuario di Santa Maria de Finibus Terrae, il punto più a sud dello stivale.
Incuriosite dal nome “Maldive del Salento” ci siamo poi fermate alla Spiaggia di Pescoluse, considerato uno dei più bei litorali della Puglia. La spiaggia qui è sabbiosa e dorata e circondata da un mare color smeraldo.
Proseguiamo per Gallipoli, dove facciamo un giro per i bei suoi bastioni sul mare. Qua incontriamo anche un’artigiano che custodisce ancora l’arte di intrecciare il giunco per creare delle nasse.
Giorno 7 – Lecce
Abbiamo dedicato il penultimo giorno a Lecce, ma potendo saremmo rimaste almeno un’altra mezza giornata per visitare tutto in tranquillità. Questa città, famosa per il barocco, è un piccolo museo a cielo aperto che merita un posto speciale in qualsiasi itinerario della Puglia in 7 giorni.
Per visitare la città in tranquillità, avendo l’auto carica di bagagli, abbiamo lasciato l’auto a Parkejoo, un parcheggio multipiano custodito in via Michele de Pietro 1. Il costo per le auto è di 1,80 € all’ora. Siamo poi entrate nel centro dal Palazzo dei Celestini, bell’edificio barocco oggi in ristrutturazione.
In piazza Duomo abbiamo acquistato un biglietto cumulativo per visitare i principali edifici barocchi della città. Ci sono varie opzioni. Noi per 21 € abbiamo preso quello più completo che include La Cattedrale e il suo Campanile, la chiesa di Santa Chiara, San Matteo e la stupenda Basilica del Carmine. Si può inoltre scaricare l’App di LeccEcclesiae dove ascoltare le audioguide sui monumenti.
Molto bella anche la Piazza Sant’Oronzo, attuale patrono di Lecce, dove si vedono ancora i resti dell’Anfiteatro Romano.
La nostra giornata è terminata alla Masseria Santuri vicino Ostuni. Di tutte e tre le masserie dove siamo state, sicuramente è quella più autentica e che ha conservato l’impianto tradizionale tipico delle aziende agricole di un tempo. Palazzo Santuri sorge in un’oasi di pace e tranquillità dove trascorrere le proprie vacanze in pieno relax.
Giorno 8 – Ostuni e Monopoli
L’ultimo giorno l’abbiamo riservato per Ostuni, conosciuta come la città bianca. I suoi edifici sono interamente ricoperti di calce bianca, tecnica che permette di riflettere i raggi solari e contenere quindi le temperature durante l’estate. In realtà tutti i centri storici in Puglia sono costruiti così, ma qui si nota ancora di più. Il centro è anche qui pullulato di turisti e negozietti di souvenir, ma se vi allontanate un attimo dalle vie centrali scorgerete dei begli angoli meno affollati.
Risalendo verso nord ci fermiamo per una breve sosta al Parco naturale regionale Dune costiere da Torre Canne a Torre San Leonardo, una riserva naturale con uno splendido mare. Qui gli amanti della natura possono ammirare diverse specie di uccelli migratori o fare trekking tra le masserie, i dolmen di Montalbano e gli insediamenti rupestri.
Proseguiamo infine per Monopoli, ultima tappa del nostro tour in Puglia in 7 giorni. Anche qui ci sono numerose chiese da visitare, ma ciò che mi ha colpito di più è stato senza dubbio il suo porto vecchio, molto pittoresco e collegato alla città vecchia con un suggestivo arco.
Avremmo voluto fare una sosta anche a Polignano a Mare, ma il tempo non è bastato. Sarà per la prossima volta in Puglia?
Cose mi è piaciuto della Puglia
Pur essendo stata in Puglia a cavallo del ponte tra 25 aprile e 1 maggio, il traffico per strada era molto contenuto, a eccezione della tangenziale di Bari. Questo senza dubbio è un vantaggio se ci si vuole spostare in auto, a mio parere mezzo di trasporto necessario se si vuole fare un tour in Puglia in 7 giorni.
Altra nota positiva è la cura dei centri storici dei paesi. I pugliesi ci tengono tanto e si nota dall’amore che mettono nel decorare i propri balconi fioriti o esporre delle ceramiche caratteristiche nei portoni. Le strade sono molto pulite e difficilmente vedrete cartacce o mozziconi di sigarette per terra.
Un altro aspetto che non è trascurabile sono le distanze contenute tra i vari punti di interesse. Da Bari a Otranto sono appena 200 km, quindi in una settimana si riesce a vedere una gran parte di questa regione e organizzare un bell’itinerario in Puglia in 7 giorni.
Cosa mi è piaciuto meno della Puglia
Forse perché avevo aspettative molto alte sulla cucina di questa regione, tanto decantata da amici e parenti, sono rimasta un po’ delusa sul mangiare. In molti ristoranti ho trovato una cucina poco curata e piatti in cui gli ingredienti non si legavano bene fra di loro. Anche un piatto semplice come le orecchiette, a volte erano cucinate con sughetti diluiti e poco saporiti.
Alcuni posti, pur avendo recensioni molto positive, ci hanno proposto piatti deludenti. Questo ci è successo in località diverse, quindi ho avuto l’impressione che la qualità fosse adattata verso il basso per accontentare il turista di passaggio.
Anche le masserie, che pensavo essere dei posti che incarnassero la tipicità della Puglia, ormai propongono piatti rivisitati in chiave moderna e gourmet, che però non corrispondono a quanto promesso dal menu.
Ho trovato invece molto buoni i piatti di streefood come i panzerotti e le focacce con sottoli e affettati.
Sono certa che l’esperienza culinaria in una famiglia pugliese sarebbe molto diversa, per cui mi limito a dire che nei ristoranti non sono rimasta contenta.
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